Il Nuovo Piano Olivicolo Nazionale: un futuro per l’olio italiano
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Il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale ha in mente un piano ambizioso per il settore olivicolo italiano. Lo ha annunciato il Sottosegretario Patrizio La Pietra a Bitonto, durante un incontro con le principali organizzazioni agricole.
Il nuovo Piano Olivicolo Nazionale è un piano ambizioso e necessario per il futuro del settore olivicolo italiano. Un settore che ha un grande potenziale, ma che deve affrontare sfide importanti, come la siccità, la Xylella e la concorrenza internazionale. Il piano del Ministero è un passo importante per rendere il settore olivicolo italiano più competitivo e sostenibile.
Gli obiettivi
Il piano si propone di aumentare la produzione di olio d’oliva italiano e dunque aumentare la superficie coltivata a olivi, con un’attenzione particolare alla Puglia, che ha subito gravi danni dalla Xylella. tra i focus anche l’ottimizzazione per la gestione delle risorse idriche, tema cruciale, soprattutto nel Sud Italia, dove la siccità è un problema sempre più grave. A tal proposito il piano prevede la realizzazione di dighe, drenaggi e il riutilizzo delle acque reflue per l’irrigazione. Il piano prevede di sostenere gli agricoltori che decidono di mantenere o ripristinare gli oliveti a rischio abbandono, soprattutto quelli sui terreni collinari e montani, e ridurre i costi di produzione, un tema importante per la competitività del settore olivicolo italiano. Su questo punto si opterà per la valorizzazione dei sottoprodotti e con investimenti nel vivaismo. Verranno poi predisposti fondi, circa 120 milioni di euro, per contrastare la Xylella, aiutare le aziende colpite dal batterio e finanziare un’opera di ricerca. Infine, vi è la volontà del Ministero di creare una vera interprofessione, un organismo che rappresenti tutti gli attori del settore olivicolo, dai produttori ai trasformatori ai commercianti e sviluppare relazioni con il Coi, l’organismo internazionale di rappresentanza dell’olivicoltura.
Compito del governo italiano sarà definire le linee guida del piano e di stanziare i finanziamenti necessari. Le associazioni agricole, invece, dovranno collaborare con il governo per la definizione del piano e per la sua attuazione. Se tutte le parti in causa collaboreranno, il nuovo Piano Olivicolo Nazionale potrà dare un futuro migliore all’olio italiano, uno dei prodotti più apprezzati al mondo.