Allarme siccità: danni agli alberi di ulivo prima della raccolta
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Nelle campagne italiane, un periodo lungo e grave di siccità insieme a ondate di caldo persistenti stanno danneggiando gravemente gli uliveti un paio di mesi prima dell’inizio della raccolta anticipata. Le regioni del sud, responsabili della maggior parte della produzione nazionale di olio d’oliva, sono le più colpite da queste avverse condizioni meteorologiche.
Secondo una comunicazione della Coldiretti Puglia, un’importante associazione di agricoltori, la produzione di olio d’oliva potrebbe diminuire di più del 50% a causa dello stress idrico degli ulivi non irrigati, con molte olive che si seccano sui rami. Anche nelle zone con possibilità di irrigare, la scarsità dell’acqua è un problema serio. I serbatoi idrici in Puglia sono diminuiti del 57% rispetto alla stagione scorsa, causando ingenti danni all’intero settore agricolo. La siccità prolungata costringe gli agricoltori a irrigazioni d’emergenza, con costi elevati a causa dei carburanti necessari per l’estrazione dell’acqua e per il trasporto tramite cisterne. I pozzi artesiani stanno andando in crisi e rischiano di prosciugarsi.
Le temperature sopra la media stagionale stanno mettendo a dura prova gli olivi, con l’aviazione militare italiana che segnala ondate di caldo eccezionali. Gli storni, a causa delle temperature elevate, stanno causando danni significativi agli uliveti, con ciascun uccello in grado di consumare fino a 20 grammi di olive al giorno. Per contrastare i danni, il consiglio regionale ha temporaneamente revocato le misure di protezione degli uccelli per consentire la caccia allo storno durante la raccolta delle olive.
Oprol, l’associazione dei produttori olivicoli della Basilicata, ha lanciato l’allarme sulla situazione critica degli uliveti, che potrebbe portare a una produzione di olive azzerata per l’attuale stagione e mettere a rischio anche la produzione della prossima.
Anche in Sicilia, nonostante qualche debole pioggia nelle ultime due settimane, la siccità persiste, causando la caduta prematura delle olive in molte parti dell’isola. L’agricoltura è in stato di emergenza, con riserve idriche ai minimi storici. Il governo locale cerca di fornire aiuto alle aziende agricole e garantire l’approvvigionamento d’acqua per la popolazione. Gli incendi, alimentati dalla siccità, rappresentano un ulteriore rischio per le foreste e la popolazione, con danni stimati per miliardi di euro.
In alcune regioni centrali e settentrionali, le condizioni meteo sono migliorate con precipitazioni abbondanti che, però, possono portare a ulteriori danni. In Umbria, nonostante una fioritura promettente in primavera, gli olivicoltori locali si trovano a fronteggiare forti venti e temperature elevate. Italia Olivicola prevede una diminuzione del 23% nella produzione di olio d’oliva rispetto alla stagione precedente, a causa delle condizioni meteorologiche estreme. I dati dell’Unione Europea indicano che l’Italia ha prodotto 328,000 tonnellate di olio d’oliva nella campagna 2023/24, oltre la media degli ultimi cinque anni.