Olio ed economia circolare: la trasformazione degli scarti

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L’industria olivicola, pur essendo un pilastro dell’agricoltura mediterranea, produce una notevole quantità di sottoprodotti che possono rappresentare un problema ambientale. Per affrontare questa sfida e trasformarla in opportunità, è nato il progetto europeo OLIWA (Repurposing Olive Waste in Circular Economy Solutions for Feeds, Additives, Packaging and Biogas), un’ambiziosa iniziativa di ricerca e innovazione mira a convertire i sottoprodotti dell’olivo in co-prodotti di alto valore, operando secondo i principi dell’economia circolare e l’obiettivo di “zero rifiuti”.
Un Consorzio internazionale per l’innovazione
Coordinato dall’Università di Torino, OLIWA è un progetto che unisce ben 25 partner leader provenienti da sei paesi: Italia, Spagna, Grecia, Turchia, Algeria e Tunisia. Un consorzio multidisciplinare che si impegna nel recupero sostenibile degli scarti degli oliveti per applicazioni in diversi settori chiave, quali mangimi, ingredienti funzionali, imballaggi e biogas.
Il cuore del progetto OLIWA risiede nell’esplorazione e nella validazione di nuove catene del valore sostenibili. Tra le applicazioni più innovative studiate figurano l’uso dei sottoprodotti dell’olivo nell’allevamento di insetti per produrre farine ad alto contenuto proteico per l’alimentazione animale. Si sta inoltre lavorando allo sviluppo di estratti naturali di olivo da utilizzare come additivi per mangimi e ingredienti funzionali, sfruttando le proprietà benefiche di questi scarti.
Un’altra area centrale è la creazione di materiali di imballaggio alimentare ecocompatibili derivati dalle sanse dell’olivo, inclusi prototipi di bottiglie e vaschette rigide. Il centro tecnologico AIMPLAS, partner del progetto, si concentrerà in particolare sulla processabilità di questi materiali tramite tecnologie convenzionali come l’estrusione. Infine, il progetto studia la produzione di biogas utilizzando le sanse dell’olivo e il letame animale o di insetto come fonte energetica alternativa.
Il progetto OLIWA non si limita alla ricerca, ma mira a un impatto concreto sulla sostenibilità e l’economia del settore. Un obiettivo chiave è la riduzione di almeno il 25% delle perdite e degli sprechi alimentari, contribuendo in tal modo alla resilienza del settore agroalimentare mediterraneo.