Turismo, il 70% dei visitatori apprezza le degustazioni di olio e prodotti locali
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Il turismo legato all’olio extravergine di oliva presenta un potenziale notevole, tuttavia gran parte di esso rimane ancora da esplorare pienamente. Secondo una ricerca condotta da Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, emerge un divario significativo tra l’interesse per le esperienze legate all’olio e la loro effettiva partecipazione. Sebbene sia diminuito l’interesse per le esperienze di base offerte dalle aziende del settore olivicolo, c’è un aumento significativo nella preferenza per le degustazioni in abbinamento ai prodotti locali, che attira fino al 70% dei potenziali visitatori.
Le esperienze che coinvolgono la visita a frantoi storici, itinerari tra ulivi secolari e la scoperta di oleoteche o musei dell’olio extravergine di oliva sono particolarmente popolari, soprattutto tra gli over 45. Inoltre, le esperienze di benessere che offrono trattamenti a base di olio attraggono circa la metà dei turisti italiani, con una preferenza per il genere femminile.
C’è un crescente interesse verso esperienze che vanno oltre il semplice “mordi e fuggi”, mirando a creare un legame più profondo tra l’olio e il territorio di produzione. Molte persone desiderano un contatto diretto con i produttori e vorrebbero visitare dimore storiche con uliveti o strutture legate alla produzione dell’olio, riflettendo una tendenza verso la riscoperta delle tradizioni agricole.
Tuttavia, nonostante le opportunità offerte dal turismo legato all’olio extravergine di oliva, molte persone non sono ancora consapevoli delle possibilità di visita agli oleifici e delle varie attività disponibili. Le potenzialità del settore rimangono in larga parte inespresse, nonostante la sua storia secolare, il legame con il territorio e le proprietà benefiche del prodotto.
Recentemente, le aziende olivicole hanno introdotto nuove formule di accoglienza turistica, che includono corsi di degustazione, trattamenti benessere basati sull’olio, e coinvolgimento diretto nella produzione, trasformazione e vendita personalizzata dell’olio extravergine. Questo cambiamento di approccio è interessante, ma la ricerca di autenticità emerge come elemento chiave, con una forte richiesta di legame tra la produzione di olio e la storia dell’azienda.
Infine, si sta lavorando verso la creazione di uno standard condiviso per il turismo legato all’olio, attraverso incontri internazionali come il forum del 2024 che coinvolgerà rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo per sviluppare un “Club di prodotto EuroMediterraneo”.