Olio d’oliva in Italia, aumento di produzione ma anche dei prezzi

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Secondo l’ultima relazione della Commissione Europea datata maggio 2024, si prospetta una produzione totale di olio di oliva pari a 1,5 milioni di tonnellate, registrando un aumento del 7% rispetto alla precedente stagione ma un significativo calo del 28% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
Questi dati testimoniano una crisi produttiva che non solo riduce la disponibilità, ma anche innalza i prezzi, con impatti considerevoli sulle dinamiche di consumo all’interno dell’Unione.
Per l’Italia, le prospettive sono incoraggianti: le stime indicano un incremento produttivo del 37%, favorito anche da un “anno di carica” dell’olivo, fenomeno ben noto nel settore. Anche Spagna e Portogallo evidenziano segni di recupero produttivo, con stime di crescita del 27% e del 19% rispettivamente, mentre in Grecia la situazione è drasticamente opposta, con una riduzione produttiva del 55% a causa di avverse condizioni meteorologiche e nuove infestazioni di parassiti che hanno colpito le coltivazioni.
In Italia, i prezzi dell’olio extravergine di oliva hanno registrato un significativo aumento: se un anno fa si poteva trovare a un prezzo medio di 5,90 euro al litro, attualmente si attesta poco al di sotto dei 10 euro, con un incremento medio del 69%, che in alcuni casi sfiora l’80%. Questo incremento dei prezzi ha causato un calo significativo del consumo, con una previsione di ulteriore riduzione del 3% nel corso del 2023/24, portando il consumo al di sotto di 1,2 milioni di tonnellate, il minimo storico.