L’olioturismo, una nuova forma di turismo esperienziale
Desiderate immergervi in una giornata all’insegna degli ulivi secolari, imparando i segreti della produzione dell’olio extravergine di oliva in un autentico frantoio oleario? Sognate di conoscere le diverse varietà di olive da olio e di riuscire a distinguere le caratteristiche di un pregiato Olio Extra Vergine? Se la risposta è sì, allora l’olioturismo è ciò che fa per voi.
L’olioturismo, una forma di turismo esperienziale che si concentra sulla produzione dell’olio d’oliva, si propone di diffondere la conoscenza dei processi di produzione di questo prodotto, considerato fondamentale nella Dieta Mediterranea. Sebbene la Spagna sia la destinazione principale per questo tipo di turismo, essendo il più grande produttore di olive al mondo, l’Italia offre un’esperienza altrettanto affascinante. Con le sue 500 varietà di olive, i 5.000 frantoi disseminati nei pittoreschi paesini dell’entroterra e i suoi maestosi uliveti che circondano i borghi medievali, l’Italia si candida come protagonista in questo settore.
Oltre alle famose sagre dell’olio, che attraggono principalmente visitatori italiani, soprattutto nei fine settimana, ci sono altre regioni come il Lago di Garda che hanno saputo attrarre un numero crescente di turisti stranieri. Attraverso iniziative come le “strade dell’olio”, queste aree hanno visto un aumento significativo di visitatori provenienti da Germania, Austria, Gran Bretagna e, in crescita, dai paesi scandinavi e dell’Est Europa.
Il turismo nei frantoi sulle sponde del Lago di Garda è in netta crescita, con un aumento del 30% complessivo, e un impressionante 80% di visitatori stranieri. La regione del Garda ospita circa sessanta produttori distribuiti tra le colline delle sue tre sponde: Garda Bresciano, Garda Orientale (province di Verona e Mantova) e Garda Trentino.
Un altro evento di rilievo è “Frantoi Aperti” in Umbria, che si tiene da fine ottobre a fine novembre. Durante questo periodo, i visitatori possono partecipare a pacchetti turistici che includono visite ai borghi medievali e ai frantoi umbri per celebrare l’olio appena spremuto e soggiornare in incantevoli strutture rurali associate alla Strada dell’Olio DOP Umbria, che comprende agriturismi, B&B, country house e hotel, con prezzi che variano da 30 a oltre 100 euro a persona.
Tuttavia, il potenziale dell’olioturismo in Italia va ben oltre le regioni più note. I frantoi ipogei, i musei dell’olio e i numerosi frantoi oleari immersi negli uliveti secolari e nei borghi medievali offrono un’esperienza autentica e poco sfruttata fino ad ora.
In conclusione, gli amanti dell’olioturismo desiderano non solo assaggiare l’olio, ma anche comprendere il processo produttivo. Con porte aperte tutto l’anno, questa forma di turismo offre l’opportunità di non solo degustare l’olio extravergine di oliva, ma anche di assistere al processo di produzione durante la raccolta delle olive e concludere il viaggio con un selfie abbracciando un maestoso olivo secolare, pronto per essere condiviso sui social media.
Redazione
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