In Puglia una Commissione d’indagine per combattere la Xylella
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Il Consiglio regionale pugliese ha votato all’unanimità l’istituzione di una Commissione d’indagine per esaminare eventuali responsabilità amministrative nelle operazioni di contenimento della Xylella fastidiosa, in seguito alla distruzione di una considerevole parte del paesaggio olivicolo della regione.
La proposta di legge è stata motivata dalla necessità di affrontare una questione estremamente controversa e dannosa, che ha diviso i sostenitori delle azioni scientifiche dalla negazione del problema, causando notevoli ritardi nell’efficacia delle misure di contenimento del batterio e nell’eradicazione dell’insetto vettore. Questa contrapposizione politica ha reso fondamentale un’indagine dettagliata sulle decisioni amministrative prese, non applicate o parzialmente eseguite, al fine di stabilire chiaramente le responsabilità e migliorare la gestione delle attività di contenimento e di ripristino nella regione pugliese.
La Commissione d’indagine, secondo la proposta, dovrà essere istituita entro norme chiare e avrà l’obiettivo di concludere le sue indagini entro un anno dalla sua costituzione. Composta da 15 membri, incluso il presidente, eletto tra i membri dell’opposizione, la Commissione esaminerà un rapporto preparato dall’Osservatorio fitosanitario regionale che raccoglierà gli atti adottati o proposti dalle autorità coinvolte, nazionali, regionali o internazionali, valutando l’effettiva implementazione delle decisioni, le difficoltà riscontrate e le azioni legali intraprese, se del caso.
La Commissione avrà il potere di convocare udienze e alla fine produrrà una relazione suddivisa in tre parti: una prima parte che includerà i rapporti tecnici regionali, una seconda parte con un riassunto delle domande e risposte delle audizioni, e infine una terza parte contenente le conclusioni e le raccomandazioni.
I promotori della proposta di legge, i consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, hanno sottolineato l’importanza di questa iniziativa nel ribadire l’importanza della prova scientifica e nell’affrontare i ritardi causati dalla contrapposizione politica. L’obiettivo è quello di rafforzare le misure di contenimento nelle aree non ancora colpite e di contrastare qualsiasi tentativo di promuovere rimedi non supportati dalla scienza.