Coldiretti Puglia, bene il DL Agricoltura: 30 mln per la rigenerazione post Xylella
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L’approvazione dell’emendamento al DL Agricoltura, che autorizza la spesa di 30 milioni di euro per l’anno 2024 per l’attuazione di misure di investimento e riconversione tramite cultivar di ulivo resistenti, è stata accolta positivamente. Questa iniziativa mira ad aiutare la più grande fabbrica green del Sud Italia nella ricostruzione olivicola, dopo la devastazione causata dalla Xylella fastidiosa, che ha portato alla morte di milioni di ulivi. Coldiretti Puglia ha espresso apprezzamento per le senatrici pugliesi Maria Nocco e Annamaria Fallucchi, che hanno presentato e sostenuto l’emendamento, fortemente voluto da Coldiretti e UNAPROL, per sostenere le aziende agricole salentine nella rigenerazione del patrimonio olivicolo dopo la grave crisi causata dal batterio.
Secondo Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, si tratta di un primo atto significativo in un contesto in cui è cruciale un tavolo nazionale permanente che affronti in maniera sinergica il completamento del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia. Questo tavolo dovrebbe contrastare l’avanzamento della subspecie Pauca e delle altre due sottospecie recentemente scoperte, Fastidiosa e Multiplex, avviare un secondo piano per la rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa, coordinare e sostenere le attività di ricerca e garantire il coinvolgimento pieno e consapevole delle Istituzioni Nazionali e dell’Europa sul problema Xylella.
Pietro Piccioni, direttore regionale, ha sottolineato che la Xylella è un problema non solo regionale ma anche nazionale ed europeo. Se la sua diffusione non viene fermata, ci saranno gravi conseguenze per la produzione di olio, oltre a danni economici e turistici, con la perdita di ambiente e paesaggio. La zona di contenimento si è pericolosamente estesa a nord e il fronte della malattia è molto ampio. È essenziale attuare tempestivamente le ‘eradicazioni chirurgiche’ e implementare misure per espiantare tutti gli ulivi secchi che ancora infestano le campagne salentine, oltre a finanziare i reimpianti e la ripresa piena dell’attività olivicola.
Per sostenere le imprese olivicole del territorio gravemente colpito è stato creato il polo antixylella, costituito da Coldiretti, UNAPROL e CAI. Questo polo mira a ricostruire la più grande fabbrica green del Sud Italia, accompagnando le aziende olivicole nella realizzazione di nuovi impianti con varietà resistenti come Lecciana, Leccio del Corno, Leccino, FS17 e altre autorizzate. Il polo fornirà piante di olivo resistenti certificate e di alta qualità, mezzi tecnici per la lavorazione del terreno e la gestione degli impianti, servizi di assistenza tecnica specializzata, consulenza agronomica e fitopatologica, oltre al supporto ai finanziamenti pubblici e privati.
Nell’area infetta risultano contaminati quasi 200mila ettari e 21 milioni di alberi. Per contrastare la diffusione della Xylella, giunta fino alla provincia di Bari, sono fondamentali il monitoraggio, il campionamento, le analisi di laboratorio e la continua ricerca, poiché non esiste ancora una cura per la batteriosi. L’individuazione dei focolai nei primissimi stadi dell’infezione e la successiva rimozione secondo la legge, insieme al controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, rimangono le uniche soluzioni per ridurre la velocità di avanzamento dell’infezione. Coldiretti Puglia ha concluso affermando che l’efficacia e la sistematicità sono garanzie per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, puntando anche sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.