All’Ambasciata d’Italia a Londra un convegno sull’olio extravergine di oliva
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L’olio extravergine di oliva ha recentemente assunto il ruolo principale in un evento tenuto presso l’Ambasciata d’Italia a Londra. Intitolata, “La scienza dietro l’olio extravergine di oliva”, la conferenza si è concentrata sulle sue qualità sensoriali e valori nutrizionali, oltre alle sfide che i produttori affrontano nell’incontrare la crescente domanda, sull’etichettatura e sul rischio di frodi. Gli esperti italiani e britannici hanno partecipato in massa all’evento.
L’Italia, rinomata per la sua forte tradizione agricola e la produzione di olio extravergine di oliva, occupa un ruolo di spicco non solo nel mercato nazionale, ma anche a livello internazionale, contribuendo al 15% della produzione mondiale complessiva. Nel Regno Unito, l’Italia si colloca come secondo fornitore di olio extravergine.
Nel suo discorso inaugurale, l’Ambasciatore Inigo Lambertini ha evidenziato le caratteristiche sensoriali dell’olio extravergine di oliva. Giovanni Sacchi, Direttore dell’Agenzia ICE a Londra, ha sottolineato che nel 2022 il Regno Unito ha importato 85.000 tonnellate di olio d’oliva, con un valore di 85 milioni di euro, di cui il 55% era costituito da olio extravergine.
Tuttavia, l’esportazione di olio extravergine presenta nuove sfide per i produttori italiani, specialmente a causa della ridotta produzione raggiunta nel 2023, che ha drasticamente limitato l’offerta sul mercato. Inoltre, la crescente frequenza di frodi rappresenta un’altra preoccupazione, nonostante le normative rigorose sull’etichettatura.
L’evento si è concluso con una dimostrazione culinaria condotta dallo chef Maurizio Bocchi, il quale, nel suo ristorante nel Lancashire, esalta i sapori locali abbinandoli all’olio extravergine italiano. Seguendo la dimostrazione, è stata offerta una degustazione per permettere agli ospiti di apprezzare le diverse caratteristiche organolettiche delle varietà di olio extravergine presentate.